Le ceneri di Trinity
La nascita di nuovi materiali dall'apocalisse atomica
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L'alba dell’era nucleare ha visto la luce il 16 luglio 1945, nel deserto di Jornada del Muerto, New Mexico, con il primo test atomico della storia, Trinity. Questo evento ha cambiato il corso della Seconda guerra mondiale e definito le basi di una nuova era scientifica, caratterizzata dalla scoperta di materiali inediti che hanno sviluppato un potenziale tecnologico incredibile, fino ad allora neanche ipotizzabile. Il Progetto Manhattan è stata un’impresa unica, che ha coinvolto migliaia di scienziati, ingegneri e tecnici, coordinati da Robert Oppenheimer, Edward Teller ed Enrico Fermi. Ma cosa ha significato davvero l’esplosione della prima bomba atomica? Quali sono state le sue evoluzioni scientifiche, le sue implicazioni etiche e sociali, le sue contraddizioni? Cosa nasce dalle ceneri di Trinity?
- ISBN: 979-12-5669-183-8
- Data di pubblicazione: set 2025
- Prefazione di: Roberto Battiston
Luca Bindi è professore ordinario di mineralogia e cristallografia all’Università di Firenze, dove è direttore del Dipartimento di Scienze della Terra. Ricercatore all’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, la sua intensa attività di ricerca, condensata in oltre 300 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, è rivolta principalmente a studi cristallografico-strutturali che integrano la mineralogia con i settori più avanzati della cristallografia. La sua scoperta dei quasicristalli naturali (pubblicata su «Science» nel 2009) ha avuto un'incredibile risonanza nella comunità scientifica internazionale, ridefinendo le scienze della terra, fisiche, chimiche e dei materiali. La sua attività di ricerca lo ha portato a ricevere numerosi premi e riconoscimenti scientifici internazionali, tra cui il Premio Presidente della Repubblica 2015 per le Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali dell’Accademia Nazionale dei Lincei e il Premio Aspen 2018. Due lavori riferiti alla scoperta del primo quasicristallo naturale sono stati citati dalla Royal Swedish Academy of Sciences per l’assegnazione del premio Nobel per la chimica 2011. Tra le sue collaborazioni internazionali si annoverano Princeton University, Harvard University e California Institute of Technology. Per onorare il suo contributo alle scienze mineralogiche e planetarie, la comunità gli ha dedicato nel 2011 un minerale (lucabindiite) e nel 2018 un pianeta (Bindiluca = 2000 DG). È fellow di prestigiose associazioni internazionali, tra cui la Mineralogical Society of America, e socio dell’Accademia dei Lincei. Dalla scoperta del primo quasicristallo naturale nel 2009, Luca Bindi ha continuato a essere protagonista di scoperte rilevanti nel mondo della cristallografia e mineralogia, fino all'ultimo articolo pubblicato su «PNAS» nel luglio 2021 inerente la scoperta di un quasicristallo naturale nella prima esplosione atomica. Nel maggio 2024 Bindi è stato insignito della medaglia XL per le Scienze Fisiche e Naturali 2024 assegnata dell'Accademia Nazionale delle scienze detta dei XL.