L’ermeneutica come metodica generale delle scienze dello spirito
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Betti, pur essendo il massimo teorizzatore dell’«interpretazione» nel nostro Paese, ebbe la profonda amarezza di sentirsi «straniero in Patria». Ciò spiega l’originaria pubblicazione in tedesco di quest’opera, L’ermeneutica come metodica generale delle scienze dello spirito, che viene qui riedita corredata da un’ampia scelta di testi tratti dall’opera maggiore Teoria generale della interpretazione (1955). Betti, erede consapevole del realismo storico vichiano, polemizza con Heidegger, con Bultmann e con Gadamer perché – pur consapevole che il problema dell’interpretare è legato al problema del comprendere – intende il rapporto di comprensione non fondato sulla soggettiva ed esistenziale «attribuzione di significato», ma sui canoni e principi che salvaguardano sia il reale messaggio dell’autore/agente (scrittore, studioso, artista, agente storico, agente sociale ecc.) sia l’autonomia ermeneutica dell’oggetto in quanto risultato fattuale o prodotto spirituale storicamente determinato.
- ISBN: 978-88-9295-426-7
- Publication date: Mar 2022
- Titolo originale: “Die Hermeneutik als allgemeine Methodik der Geisteswissenschaften zugleich ein Beitrag zum Unterschied zwischen Auslegung und Sinngebung”, Mohr, 1962
- Edited by: Vinicio Busacchi
- Contributions by: Gaspare Mura, Angelo Antonio Cervati
- Series: Cantus firmus | classici
Emilio Betti (Camerino, 20 agosto 1890 – Camorciano, 11 agosto 1968) è stato tra i più importanti giuristi e filosofi del secolo scorso. Ha insegnato istituzioni di diritto romano, filosofia del diritto, diritto comparato e teoria generale dell’interpretazione presso le università di Firenze, Milano e Roma (dal 1947). In qualità di visiting professor ha tenuto numerosi corsi presso università tedesche e americane. Nel 1955 ha fondato l’Istituto di teoria della interpretazione presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Roma (oggi Sapienza).